Non tutti i mentori finiscono sulle copertine dei libri o nelle citazioni su LinkedIn.
A volte arrivano nella nostra vita in silenzio, ci osservano, ci mettono alla prova… e lasciano una lezione che non si dimentica più.
Il mio mentore era un uomo normale, con la saggezza di chi ha vissuto molte vite diverse — e la lucidità di chi ha imparato a guardare i numeri senza farsi dominare dalle emozioni.
La prima lezione: “Non perdere mai”
Ricordo che mi disse questa frase davanti a un caffè.
Avevo appena iniziato a studiare i mercati finanziari e, come molti all’inizio, credevo che l’obiettivo fosse “vincere di più e diventare ricco”.
Lui scosse la testa e disse:
“Il segreto non è vincere tanto. È non perdere mai.”
Quella frase mi ha cambiato la prospettiva.
Perché nel mondo della finanza, la vera forza non è nell’aggressività, ma nella capacità di preservare il capitale.
E oggi, con sistemi come l’arbitraggio matematico, questo principio diventa realtà: eliminando l’imprevedibilità del mercato, si può ottenere una rendita costante, senza correre rischi inutili con il proprio capitale.
La seconda lezione: “Il rischio che non conosci è quello che ti uccide”
Mi spiegò che ogni decisione finanziaria, grande o piccola, deve partire da una sola domanda:
“Cosa posso perdere?”
In quel momento ho capito che la vera forza non è nel guadagno, ma nel controllo.
Chi impara a misurare il rischio, a contenerlo e a rispettarlo, ha già vinto.
È la stessa filosofia che ritrovi nei grandi fondi e nelle strategie di arbitraggio matematico: non eliminare il rischio, ma dominarlo.
La terza lezione: “Fatti le domande giuste, non quelle facili”
La maggior parte delle persone chiede:
“Quanto posso guadagnare?”
Lui invece mi insegnò a chiedermi:
“Cosa sto imparando?”
“Sto migliorando la mia capacità di prendere decisioni?”
Questo cambio di prospettiva ha trasformato il mio modo di vedere il lavoro, la finanza e persino il tempo.
Perché ogni errore, se analizzato con metodo, diventa capitale esperienziale.
Cosa ho imparato davvero
A distanza di anni, capisco che le lezioni più preziose arrivano sempre da chi non vuole insegnarti nulla, ma ti aiuta a pensare meglio.
Quel mentore non mi ha dato strategie, ma mentalità.
Non mi ha mostrato formule, ma atteggiamento.
Ed è questa la differenza tra chi cerca una scorciatoia e chi costruisce un percorso solido: la voglia di comprendere, non solo di replicare.
Nel mondo della finanza, come nella vita, i veri risultati arrivano quando si smette di inseguire e si comincia a capire.
E oggi, più che mai, serve chi aiuti le persone a fare proprio questo: osservare i numeri con lucidità, interpretare il rischio con logica e scegliere con consapevolezza.
Io mi chiamo Mattia Muratore e sono educatore finanziario registrato AIEF e Partnership Manager di A Caccia di Trader, realtà che diffonde metodi basati su analisi matematica e controllo del rischio, non su previsioni o promesse.
Ogni giorno condivido guide gratuite, casi reali e risorse educative per aiutare chi vuole costruire una mentalità solida, indipendente e capace di leggere i mercati con equilibrio.




